#22 (Donna) – Uccisa, il corpo nudo trovato in campagna

Donna morta in un uliveto
l’ipotesi è omicidio
Il corpo senza vita trovato vicino a Castagneto Carducci, sulla costa livornese. A scoprirlo una persona che ha avvisato i carabinieri

Livorno Il corpo senza vita di una donna è stato trovato in un uliveto a Castagneto Carducci, sulla costa livornese. A trovarlo una persona che ha avvisato i carabinieri.

La donna potrebbe essere stata uccisa. E’ quanto si apprende dopo il rinvenimento del corpo in un uliveto in località Piantoni, alle spalle dell’abitato di Castagneto Carducci. L’area è stata transennata dai carabinieri e sul posto si è recato anche il magistrato di turno da Livorno per coordinare le indagini. Al momento, gli investigatori mantengono uno stretto riserbo

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/02/news/donna_morta_in_un_uliveto_l_ipotesi_omicidio-57907352/

Diciannove anni, uccisa
e trovata in un oliveto
Il corpo senza vita di Ilaria Leone è stato recuperato vicino a Castagneto Carducci, sulla costa livornese. A scoprirlo una persona che ha avvisato i carabinieri

CASTAGNETO CARDUCCI – Aveva 19 anni, il suo corpo è stato ritrovato senza vita in un oliveto di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. Uccisa, probabilmente soffocata a mani nude dall’assassino. Era a terra, vicino a un sentiero, seminuda quando i carabinieri sono arrivati sul posto. La vittima si chiamava Ilaria Leone. E’ stata trovata da una persona che lavora in quel campo di olivi e che ha subito avvertito il 112. A Castagneto è arrivato anche il magistrato della procura di Livorno, Fiorenza Marrara.

Ilaria Leone lavorava in un ristorante di quella zona della Toscana. Di lei si erano perse le tracce dalle 22 di mercoledì sera. La ragazza viveva a Donorativo con la mamma e con un fratello, Mattia di qualche anno più grande (i genitori sono separati). Donoratico è la frazione di Castagneto che dà sul mare, a circa sei chilometri dal paese.

Il corpo è stato recuperato in località Piantoni, alle spalle dell’abitato di Castagneto, in un campo di olivi non distante dalla strada asfaltata. L’area è stata transennata dai carabinieri e sul posto sono arrivati per i rilievi, gli investigatori della scientifica.

Il paese. “Siamo sotto shock” dicono in paese. “Non so nemmeno cosa dire, sono così sconvolto che non trovo le parole” spiega il sindaco Fabio Tinti. “Se viene confermata l’ipotesi di
omicidio, non mi capacito di come sia potuta accadere una cosa simile a Castagneto”.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/02/news/donna_morta_in_un_uliveto_l_ipotesi_omicidio-57907352/

Ragazza uccisa in campagna
“Strozzata, era senza vestiti”
Giallo in provincia di Livorno

La vittima, 19 anni, lavorava in un ristorante a Castagneto Carducci.
Gli inquirenti: «Forse violentata»
Strangolata a mani nude, forse dopo aver subito una violenza sessuale, e lasciata tra gli ulivi fuori dal paese: si è spezzata così, a 19 anni, la vita di una ragazza (Ilaria Leone) di Castagneto Carducci, una tranquilla località di villeggiatura, sulla costa livornese.

La ragazza viveva a Donoratico, la frazione marina di Castagneto Carducci, distante circa sei chilometri dal paese, insieme alla famiglia e lavorava in un ristorante del posto. Il paese è rimasto traumatizzato dall’orribile notizia.

Un ragazzo ha raccontato agli inquirenti di averla vista da sola, intorno alle 22. Lei gli avrebbe chiesto di farsi accendere una sigaretta e poi si sarebbe incamminata per una strada secondaria. Poi, l’allarme dei genitori che non l’hanno vista rientrare. A notarla, intorno alle 11, una persona che ha avvertito subito i carabinieri. Il corpo della ragazza giaceva tra gli olivi in località Piantone, con i pantaloni e gli slip abbassati, il che secondo gli inquirenti farebbe ipotizzare a un omicidio per motivi passionali.

Il ritrovamento è avvenuto alle spalle dell’abitato di Castagneto Carducci. L’area è stata transennata dai carabinieri e sul posto si è recato anche il magistrato di turno da Livorno per coordinare le indagini. Al momento, gli investigatori mantengono uno stretto riserbo.

http://www.lastampa.it/2013/05/02/italia/cronache/cadavere-in-un-bosco-giallo-a-livorno-aV6MAXPgDR2AT3i3DT6M0M/pagina.html

Livorno, morta la 19enne scomparsa: trovata nuda e strangolata
La vittima, Ilaria Leone, aveva 19 aanni. L’ipotesi: delitto passionale

Il corpo di una ragazza di 19 anni è stato ritrovato senza vita in un oliveto di Castagneto di Carducci in provincia di Livorno. La ragazza probabilmente è stata uccisa, strangolata o soffocata. I carabinieri l’hanno trovata per terra e seminuda. La ragazza si chiamava Ilaria Leone. A trovare il corpo è stato un passante che ha chiamato il 112. Sul luogo del ritrovamento è arrivato anche il magistrato della procura di Livorno Flrenza Marrara. La ragazza lavorarva in un ristorante della zona. Le sue tracce erano state perse mercoledì sera, quando era scomparsa nel nulla. Il corpo è stato recuperato tra gli alberi di Piantoni, proprio dietro il centro abitato di Castagneto Carducci. Ora l’area è transennata. Gli inquirenti stanno setacciando la vita privata della ragazza per capire se dietro l’omicidio ci sia un movente passionale.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1234667/Livorno–morta-la-19enne-scomparsa—trovata-nuda-e-strangolata.html

Strangolata a 19 anni
Il corpo trovato fra gli ulivi
Le ipotesi al momento al vaglio degli investigatori sono un tentativo di violenza o un delitto passionale

FIRENZE – Il suo corpo è stato trovato sotto un olivo, con i pantaloni abbassati. Ilaria Leone aveva appena 19 anni, e viveva a Donoratico, una frazione marina di Castagneto Carducci (Livorno), distante circa sei chilometri dal paese, insieme alla famiglia. È stata strangolata a mani nude e aveva anche ecchimosi tali da far pensare (in attesa di certezze maggiori che verranno dall’autopsia fissata per venerdì) ad un tentativo di violenza o comunque a un delitto passionale.

LE INDAGINI – Le tracce di Ilaria si sono perse intorno alle 22 di mercoledì. La ragazza, stando ad una prima ricostruzione, poco dopo aver lasciato il ristorante dove lavorava, avrebbe fermato un giovane al quale avrebbe chiesto di accendere una sigaretta e si sarebbe poi allontanata. È a questo punto che avrebbe incontrato il suo assassino, forse qualcuno che Ilaria conosceva e di cui si fidava, tanto da andare insieme in quell’uliveto dove poi è stata trovata strangolata. I suoi genitori si erano allarmati non vedendola rientrare a casa, ma non avevano sporto denuncia. Mentre gli amici si sono messi alla ricerca della ragazza senza alcun esito, fino a quando un operaio che doveva ripulire l’uliveto dalle sterpaglie non ha visto il corpo. I carabinieri hanno ascoltati il padre e la madre della giovane, un gruppo di amici della ragazza e alcuni colleghi.

IL PAESE SOTTO CHOC – L’area dove è stato trovato il cadavere è stata transennata dai carabinieri e sul posto si è recato anche il magistrato di turno da Livorno per coordinare le indagini. Al momento, gli investigatori mantengono uno stretto riserbo. «Se viene confermata l’ipotesi di omicidio, non mi capacito di come sia potuta accadere una cosa simile a Castagneto», dice il sindaco Fabio Tinti dopo aver appreso la notizia della morte della giovane diciannovenne. «Conosco la famiglia e credo che la ragazza abitasse con la madre in paese. Ripeto, non mi capacito di come sia potuto succedere, c’è da essere sconvolti, sono senza parole».

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/2-maggio-2013/cadavere-una-donna-trovato-un-bosco-212941215268.shtml

Livorno, uccisa a 19 anni
un giovane in caserma
Sarebbe arrivato in manette dai carabinieri di Donoratico. I militari non hanno trovato il telefonino di Ilaria Leone, la ragazza strangolata a mani nude, in un uliveto a Castagneto Carducci. Controllati i tabulati per capire con chi ha parlato la sera del primo maggio

CASTAGNETO CARDUCCI – Un giovane è interrogato in caserma dai carabinieri di Donoratico per l’omicidio di Ilaria Leone, la ragazza di 19 anni uccisa, strangolata a mani nude, in un uliveto a Castagneto Carducci, un colle sulla costa livornese. Sarebbe arrivato in manette in caserma.

IL CELLULARE Il mistero del cellulare. I carabinieri non hanno trovato il telefonino di Ilaria Leone, Probabilmente l’assassino lo ha portato via. Sono comunque state controllati i tabulati per capire con chi ha parlato la sera del primo maggio.

Diciannove anni, uccisa dopo una tentata violenza

Le lacrime degli amici

Nella notte i carabinieri hanno ascoltato a lungo un ex fidanzato della giovane che fa l’operaio e che è stato rimandato a casa dopo aver chiarito la sua posizione. Gli inquirenti continuano a lavorare sui suoi contatti perché sono convinti che chi ha ucciso la giovane fosse qualcuno che lei conosceva e di cui lei si fidava. Tra ieri e oggi si stanno continuando a sentire le persone che aveva contattato telefonicamente dopo essere uscita dal ristorante dove lavorava come cuoca rifiutando un passaggio perché era impegnata.

Gli investigatori nelle ultime ore hanno ascoltato parenti, amici e colleghi della ragazza nell’intento di chiudere le indagini nel più breve tempo possibile. La giovane potrebbe essere stata uccisa dopo un tentativo di violenza: il suo corpo è stato trovato sotto un ulivo con i pantaloni abbassati e con ecchimosi nella zona pubica.
Ilaria Leone sarebbe stata uccisa a mani nude in un uliveto, strangolata da una persona che conosceva, forse perché ha rifiutato un rapporto sessuale. Aveva i pantaloni e le mutande abbassati, il corpo era pieno di ecchimosi che hanno fatto pensare a ripetuti tentativi di violenza sessuale.

Castagneto Carducci sotto shock: “Serve reazione di tutti”

Ilaria è stata ritrovata senza documenti addosso, ma con i vestiti da cuoca, così ieri mattina i carabinieri hanno fatto il giro dei ristoranti del paese per trovare qualcuno che la conoscesse. Quando sono arrivati alla Gramola si sono fermati. È lì che la giovane lavorava, ad appena trecento metri in linea d’aria dal campo in cui è stata uccisa, che si vede, più in basso, dai tavolini all’aperto del locale.
“Lavorava con noi dal 12 aprile – racconta Francesco – in questo periodo aveva il motorino dal meccanico e veniva a prenderla il fratello. In qualche occasione è stata accompagnata dai colleghi del ristorante”. Mercoledì sera Ilaria avrebbe però rifiutato un passaggio, dicendo che sarebbe tornata verso Donoratico a piedi. È sembrato più che altro un modo per non dire che aveva un appuntamento con qualcuno, è improbabile che fosse davvero intenzionata a fare 6-7 chilometri a piedi dopo una giornata di lavoro. I carabinieri stanno raccogliendo decine di testimonianze in paese per cercare qualcuno che l’abbia vista con un’altra persona. Un testimone ha detto di averle acceso una sigaretta poco dopo le 22. Una ragazza racconta di aver telefonato da una pizzeria per invitarla a unirsi a un gruppetto di amici, ma lei le ha risposto che era impegnata.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/03/news/livorno_uccisa_a_19_anni_il_mistero_del_cellulare-57956875/?ref=HREC1-1

CASTAGNETO CARDUCCI (LIVORNO), FORSE UN DELITTO PASSIONALE
Il giallo di Ilaria, strangolata a 19 anni
Arrestato un giovane senegalese
Rintracciato grazie al cellulare sarebbe un amico della vittima Fermato un altro ragazzo, anche lui del Senegal.

CASTAGNETO CARDUCCI (Livorno) – Arrestato un giovane senegalese, fermato un altro. È questo il bilancio di una notte di una mattinata di interrogatori per l’omicidio di Ilaria Leone, la ragazza di 19 anni strangolata la notte del 1° maggio in un oliveto di Castagneto Carducci dopo essere uscita dal ristorante dove lavorava. L’operaio di Piombino con cui la ragazza aveva una relazione e che era stato prelevato dal suo luogo di lavoro per essere interrogato per alcune ore. è stato poi rilasciato. Anche i due senegalesi che secondo gli inquirenti sono coinvolti nell’omicidio sarebbero operai di Piombino. .
LE PRIME INDAGINI – Il lavoro degli inquirenti si era inizialmente indirizzato sulle ultime comunicazioni di Ilaria, che poco prima di morire avrebbe fatto una telefonata con il cellulare. «Ilaria era arrabbiata, gridava, poi si è allontanata in una strada secondaria come se avesse un appuntamento», ha raccontato una testimone. I carabinieri sono convinti che l’assassino conosceva Ilaria.

IN CASERMA – Il senegalese arrestato sarebbe un coetaneo della ragazza uccisa che, secondo alcune testimonianze raccolte dagli investigatori, conosceva la giovane strangolata. A lui i carabinieri sarebbero arrivati grazie al cellulare rintracciato dopo che gli amici di Ilaria lo avrebbero segnalato come uno dei possibili sospetti. Ancora pochi invece i dettagli emersi sull’altro senegalese fermato.

L’EX FIDANZATO – Durante la notte i carabinieri hanno ascoltato per diverse ore l’ex fidanzato della ragazza, un giovane di Piombino. Contro di lui non ci sono provvedimenti. Molto interessante, secondo i carabinieri, anche la testimonianza di Stephanie, una collega di lavoro. L’ha vista intorno alle 22.15 e ha scambiato con Ilaria poche parole. «Vado a fare due passi a piazzale Belvedere», ha detto Ilaria a Stephanie e poi si è allontanata. Ma l’attenzione degli investigatori in queste ore è concentrata sul tabulato telefonico del cellulare di Ilaria.

TRACCE BIOLOGICHE – Sul corpo di Ilaria sono state trovate tracce biologiche che potrebbero essere quelle dell’assassino e adesso saranno analizzate per individuare il dna. Le tracce biologiche potrebbero essere anche la prova che la ragazza è stata violentata o ha subito un tentativo di violenza. Dalla posizione del corpo è possibile che Ilaria Leone sia stata uccisa in un altro luogo vicino all’oliveto dove il corpo è stato ritrovato e poi trascinata lì per nasconderla.

http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_03/uccisa-ulivi-strangolata-caserma-fidanzato_86cb7dd8-b3ba-11e2-a510-97735eec3d7c.shtml

L’OMICIDIO DI CASTAGNETO CARDUCCI
Fermato giovane senegalese,
gli amici urlano: «Assassino»
I carabinieri sono arrivati all’uomo grazie ai tabulati telefonici della ragazza e alle testimonianze di alcuni amici

LIVORNO – Un giovane senegalese è stato fermato dopo essere stato sentito in caserma di Donoratico (Livorno) dai carabinieri che indagano sull’omicidio di Ilaria Leoni, la 19enne trovata morta in un uliveto a Castagneto Carducci. Sarebbe stato portato in caserma nelle prime ore di stamani. A lui i carabinieri sono arrivati grazie ai tabulati telefonici della ragazza e alle testimonianze di alcuni amici. Non si esclude che il gesto sia legato al mondo della droga. I carabinieri hanno portato in caserma lo zaino del giovane e una bicicletta con la quale si muoveva nella zona.

Il giovane, che uscito dalla caserma è stato fatto salire su una macchina in borghese dei carabinieri, conosceva Ilaria. Questo almeno è quanto dice Alessandro, un coetaneo della ragazza uccisa che era davanti alla caserma insieme ad altri amici della ragazza. «Usciva ogni tanto anche con noi – dice Alessandro – o meglio, non con me ma sicuramente frequentava Ilaria e altri giovani del gruppo». «Assassino, assassino». Così si sono rivolti alcuni amici di Ilaria Leone al giovane che stava uscendo dalla caserma insieme ai carabinieri. «Lo sapevo che era lui», ha urlato una giovane amica della ragazza.

Tracce biologiche sono state repertate dagli investigatori, a quanto ha riferito il procuratore di Livorno Francesco De Leo. Il magistrato non ha escluso l’ipotesi che la giovane possa essere stata violentata o che abbia subito un tentativo di violenza. Emerso anche che sarebbe stata uccisa altrove, non lontano, e poi trascinata nell’uliveto. Questa ricostruzione è legata al fatto che sono stati rilevati segni di trascinamento sul terreno. Trascinamento che, per gli inquirenti, potrebbe essere anche il motivo per la cui la ragazza aveva i pantaloni abbassati: lo strusciamento sul terreno potrebbe averli fatti calare. Sempre secondo quanto riferito dal procuratore, in attesa dei risultati dell’autopsia in corso, l’ora della morte della giovane sarebbe da collocare tra le 22.30 e la mezzanotte del Primo maggio. De Leo ha spiegato che «si stanno continuando a sentire numerose persone», tra familiari, amici, conoscenti e colleghi di lavoro della ragazza.

Una veglia silenziosa è stata promossa per stasera dall’amministrazione comunale. Inoltre nel giorno del funerale della ragazza sarà proclamato lutto cittadino a Castagneto. «Quello che è accaduto in queste ore ci fa inorridire! – è scritto in una nota firmata da sindaco, giunta e capigruppo consiliari. Castagneto Carducci non ha mai vissuto episodi di questo genere. Siamo una comunità coesa e solidale che rifiuta ogni tipo di violenza. Quello che è successo a Ilaria è una cosa atroce, indicibile, sconvolgente che ci lascia senza parole. Siamo tutti vicino alla mamma, al babbo e a Mattia». È stato così rivolto un invito a ritrovarsi «tutti insieme questa sera per una veglia silenziosa in piazza del popolo a Castagneto Carducci alle ore 21.30». Nella nota si ricorda anche che «oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita. La vita di molte ragazze e di molte donne continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse. Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla parola civiltà».

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/3-maggio-2013/strangolata-19anni-giovane-caserma–212956160612.shtml

Livorno, uccisa a 19 anni
giovane fermato per l’omicidio
Il ragazzo, di origine senegalese, era arrivato in manette alla caserma dei carabinieri di Donoratico. Tradito dal telefonino rintracciato dopo che gli amici della vittima lo avevano segnalato come sospetto. Repertate tracce biologiche

TAG ilaria leone, castagneto carducci, omicidio, femminicidio CASTAGNETO CARDUCCI – Un giovane è stato fermato dai carabinieri di Donoratico per l’omicidio di Ilaria Leone, la ragazza di 19 anni uccisa, strangolata a mani nude, in un uliveto a Castagneto Carducci, un colle sulla costa livornese. Il ragazzo, cittadino senegalese conoscente della vittima, è arrivato nella caserma ammanettato ed è stato interrogato dai militari. All’uscita dalla caserma contro il giovane alcuni amici di Ilaria hanno urlato “Assassino, assassino”. “Lo sapevo che era lui”, ha urlato una giovane amica della ragazza. Il ragazzo sarebbe stato rintracciato stamani tra Piombino e Castagneto. A lui i carabinieri sarebbero arrivati grazie al cellulare rintracciato dopo che gli amici di Ilaria lo avrebbero segnalato come uno dei possibili sospetti. Poco fa nella caserma di Donoratico i carabinieri hanno portato il suo zaino e una bicicletta con la quale il giovane si muoveva nella zona.
Il Comune di Castagneto Carducci ha promosso, per questa sera alle 21.30, una veglia silenziosa nella piazza del paese. “Quello che è accaduto in queste ore ci fa inorridire! – è scritto in una nota firmata da sindaco, giunta e capigruppo consiliari -. Castagneto Carducci non ha mai vissuto episodi di questo genere. Siamo una comunità coesa e solidale che rifiuta ogni tipo di violenza. Quello che è successo a Ilaria è una cosa atroce, indicibile, sconvolgente che ci lascia senza parole. Siamo tutti vicino alla mamma, al babbo e a Mattia”. E’ stato così rivolto un invito a ritrovarsi “tutti insieme questa sera per una veglia silenziosa in piazza del popolo a Castagneto Carducci alle ore 21.30”.

Gli investigatori sul luogo del ritrovamento hanno trovato e repertato tracce biologiche. Lo ha riferito il procuratore di Livorno Francesco De Leo. Il magistrato non ha escluso l’ipotesi che la giovane possa essere stata violentata o che abbia subito un tentativo di violenza. Emerso anche che sarebbe stata uccisa altrove, non lontano, e poi trascinata nell’uliveto. Su dove sia avvenuto il delitto, secondo quanto spiegato dal procuratore, viene ritenuto “del tutto probabile” che la ragazza, 19 anni, sia stata uccisa in un luogo non distante da dove è stato trovata e poi trascinata nell’uliveto, forse per nascondere il cadavere. Questa ricostruzione è legata al fatto che sono stati rilevati segni di trascinamento sul terreno. Trascinamento che, per gli inquirenti, potrebbe essere anche il motivo per la cui la ragazza aveva i pantaloni abbassati: lo strusciamento sul terreno potrebbe aver fatto calare gli indumenti. Sempre secondo quanto riferito dal procuratore, in attesa dei risultati dell’autopsia in corso stamani, l’ora della morte della giovane sarebbe da collocare tra le 22.30 e la mezzanotte del Primo maggio.
De Leo ha spiegato che “si stanno continuando a sentire numerose persone”, tra familiari, amici, conoscenti e colleghi di lavoro della ragazza.

IL CELLULARE Il mistero del cellulare. I carabinieri non hanno trovato il telefonino di Ilaria Leone, Probabilmente l’assassino lo ha portato via. Sono comunque state controllati i tabulati per capire con chi ha parlato la sera del primo maggio.

Ilaria è stata ritrovata senza documenti addosso, ma con i vestiti da cuoca, così ieri mattina i carabinieri hanno fatto il giro dei ristoranti del paese per trovare qualcuno che la conoscesse. Quando sono arrivati alla Gramola si sono fermati. È lì che la giovane lavorava, ad appena trecento metri in linea d’aria dal campo in cui è stata uccisa, che si vede, più in basso, dai tavolini all’aperto del locale.
“Lavorava con noi dal 12 aprile – racconta Francesco – in questo periodo aveva il motorino dal meccanico e veniva a prenderla il fratello. In qualche occasione è stata accompagnata dai colleghi del ristorante”. Mercoledì sera Ilaria avrebbe però rifiutato un passaggio, dicendo che sarebbe tornata verso Donoratico a piedi. È sembrato più che altro un modo per non dire che aveva un appuntamento con qualcuno, è improbabile che fosse davvero intenzionata a fare 6-7 chilometri a piedi dopo una giornata di lavoro. I carabinieri stanno raccogliendo decine di testimonianze in paese per cercare qualcuno che l’abbia vista con un’altra persona. Un testimone ha detto di averle acceso una sigaretta poco dopo le 22. Una ragazza racconta di aver telefonato da una pizzeria per invitarla a unirsi a un gruppetto di amici, ma lei le ha risposto che era impegnata.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/03/news/livorno_uccisa_a_19_anni_il_mistero_del_cellulare-57956875/?ref=HRER2-1

Ragazza uccisa vicino a Livorno: fermato giovane senegalese. Forse conosceva la vittima
L’Huffington Post

Un giovane senegalese che da stamani era nella caserma dei carabinieri di Donoratico sarebbe stato fermato per l’omicidio di Ilaria Leoni, la ragazza di 19 anni trovata morta ieri in un oliveto a Castagneto.

Secondo quanto si apprende il giovane, che uscito dalla caserma è stato fatto salire su una macchina in borghese dei carabinieri, conosceva Ilaria. Questo almeno è quanto dice Alessandro, un coetaneo della ragazza uccisa che era davanti alla caserma insieme ad altri amici della ragazza. “Usciva ogni tanto anche con noi – dice Alessandro – o meglio, non con me ma sicuramente frequentava Ilaria e altri giovani del gruppo”.

Stamattina l’autopsia: “Trovate tracce biologiche”. Tracce biologiche sono state “repertate” dagli investigatori che indagano sull’omicidio. Lo ha riferito il procuratore di Livorno Francesco De Leo. Il magistrato non ha escluso l’ipotesi che la giovane possa essere stata violentata o che abbia subito un tentativo di violenza. Emerso anche che sarebbe stata uccisa altrove, non lontano, e poi trascinata nell’uliveto. Proseguono intanto gli interrogatori di parenti e conoscenti.

Su dove sia avvenuto il delitto, secondo quanto spiegato dal procuratore, viene ritenuto “del tutto probabile” che la ragazza sia stata uccisa in un luogo non distante da dove è stato trovata e poi trascinata nell’uliveto, forse per nascondere il cadavere. Questa ricostruzione è legata al fatto che sono stati rilevati segni di trascinamento sul terreno. Trascinamento che, per gli inquirenti, potrebbe essere anche il motivo per la cui la ragazza aveva i pantaloni abbassati: lo “strusciamento” sul terreno potrebbe aver fatto calare gli indumenti. Sempre secondo quanto riferito dal procuratore, in attesa dei risultati dell’autopsia in corso stamani, l’ora della morte della giovane sarebbe da collocare tra le 22.30 e la mezzanotte del primo maggio. De Leo ha spiegato che “si stanno continuando a sentire numerose persone”, tra familiari, amici, conoscenti e colleghi di lavoro della ragazza.

Altro giallo a Livorno. Una ventenne è stata trovata morta stamattina in una stanza d’albergo in pieno centro a Livorno, in via Grande. In corso accertamenti sulle cause del decesso della giovane. Sul posto intervenuta la squadra mobile e il medico legale. È una barista livornese di 20 anni di origini russe, Alexandra Lenzi. Accertamenti sono attualmente in corso sulle cause del decesso. Sembra tuttavia che con la ragazza trovata morta fosse presente un coetaneo. Ad una prima analisi la giovane donna non avrebbe segni di violenza subita e nemmeno di autolesionismo.

http://www.huffingtonpost.it/2013/05/03/ragazza-uccisa-vicino-a-livorno-fermato-giovane-senegalese_n_3207097.html?utm_hp_ref=italy

Uccisa a Castagneto, fermato un giovane
nello zaino aveva il cellulare della vittima
L’uomo, di origine senegalese, era arrivato in manette alla caserma dei carabinieri di Donoratico. Era conosciuto come spacciatore e era destinatario di un provvedimento di espulsione. Nel suo zaino il cellulare di Ilaria Leone, la ragazza strangolata nel livornese. Repertate tracce biologiche

CASTAGNETO CARDUCCI – Un uomo di 33 anni è stato fermato dai carabinieri di Donoratico per l’omicidio di Ilaria Leone, la ragazza di 19 anni uccisa, strangolata a mani nude, in un uliveto a Castagneto Carducci, un colle sulla costa livornese. Nello zaino di Ablaye Ndoye, il
senegalese fermato per l’omicidio, c’era il cellulare della ragazza. Lo zaino è stato trovato dai carabinieri del Ros nascosto nel giardino della casa dove il senegalese viveva insieme ad alcuni connazionali a Donoratico.

L’uomo è arrivato nella caserma ammanettato ed è stato interrogato dai militari prima di essere condotto nel carcere di Livorno. All’uscita dalla caserma contro il giovane alcuni amici di Ilaria hanno urlato “Assassino, assassino”. “Lo sapevo che era lui”, ha urlato una giovane amica della ragazza. Il ragazzo sarebbe stato rintracciato stamani tra Piombino e Castagneto.

A lui i carabinieri sarebbero arrivati grazie al cellulare rintracciato dopo che gli amici di Ilaria lo avrebbero segnalato come uno dei possibili sospetti. Poco fa nella caserma di Donoratico i carabinieri hanno portato il suo zaino e una bicicletta con la quale il giovane si muoveva nella zona. Il 33enne non aveva il permesso di soggiorno ed era già destinatario di un provvedimento di espulsione le cui pratiche erano in corso, ha detto il procuratore di Livorno, Francesco De Leo, che insieme al comandante provinciale dei carabinieri Massimiliano Della Gala ha confermato che l’uomo non ha ancora confessato, ma che “su di lui ci sono pesanti indizi”. “Il senegalese fermato per l’omicidio di Ilaria Leone – continua De Leo – era conosciuto come spacciatore e la giovane era una consumatrice di sostanze stupefacenti”. In questo caso si parla di un consumo saltuario di hashish.

Sarà l’autopsia, in programma domani a Pisa, a confermare se Ilaria Leone è stata anche violentata da Ablaye Ndoye. I carabinieri del Ris stanno anche cercando di verificare dove la giovane è stata uccisa: sul corpo infatti ci sono segni di trascinamento. “Molto probabilmente – ha detto il procuratore De Leo – è stata uccisa da un’altra parte anche se poco lontano”.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/03/news/livorno_uccisa_a_19_anni_il_mistero_del_cellulare-57956875/?ref=HREC1-2

Castagneto, l’autopsia conferma
“Ilaria picchiata e soffocata”
Pestata brutalmente ma ancora viva quando è stata trascinata dal suo assassino nell’uliveto. Una ferita al setto nasale. Dai primi esami emerge anche un tentativo di violenza sessuale, ulteriori accertamenti sono in corso. Dal carcere di Livorno intanto il 34enne accusato dell’omicidio non confessa. Lunedì l’udienza di convalida dell’arresto. “E’ il momento del dolore”, dicono i legali della famiglia

Ilaria Leone è stata picchiata a lungo ed è soffocata nel sangue a causa di un’emorragia causata da una ferita al setto nasale. E chi l’ha uccisa ha tentato di violentarla. L’autopsia sul corpo della giovane trovata morta mercoledì in un uliveto a Castagneto Carducci smentisce le prime ipotesi. La ragazza è morta strangolata ma a causa di una “massiva broncoaspirazione di sangue”. Secondo l’esame autoptico, è stata pestata brutalmente e quando è stata trascinata nell’uliveto era ancora viva. Lo rivelano fonti vicine alla procura di Livorno, che fugano ogni dubbio anche sulla presenza di altre persone. L’omicida ha agito da solo.

Molto probabilmente, rivelano gli inquirenti, la colluttazione è avvenuta in un punto più alto del pendio sul quale il corpo è poi stato trovato. L’assassino avrebbe prima tentato di abusare della giovane e, di fronte alla reazione della vittima, l’avrebbe presa per il collo e poi picchiata. Pensando che fosse già morta, l’avrebbe poi trascinata qualche metro più in basso coprendola con delle frasche. Che respirasse ancora prima di venir trascinata a terra lo testimoniano i segni trovati sulla sua schiena.

Il pm Fiorenza Marrara ha chiarito che occorrerà attendere i risultati sui reperti inviati ai Ris di Roma per chiarire se ci sia stata o meno violenza sessuale, ma il contesto in cui è stato trovato il cadavere, seminudo, farebbero pensare ad un tentativo di approccio violento. In stato di fermo, accusato della tentata violenza e di omicidio, c’è Ablaye Ndoye, senegalese di 34 anni, per il quale domani sarà depositata la richiesta di convalida. L’uomo è attualmente in carcere a Livono. Il trentaquattrenne senegalese non ha confessato il delitto. Ma, come ha ribadito il procuratore capo di Livorno Francesco de Leo, su di lui pesano forti prove di colpevolezza. Dovrebbe tenersi lunedì l’udienza di convalida del fermo.

Fermato un senegalese, il cellulare di Ilaria nascosto nello zaino

“Questo è solo il momento del dolore”: non vuole fare altri commenti l’avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia di Ilaria. Per il delitto ieri è stato fermato dai carabinieri Ablaye Ndoye, senegalese di 34 anni. Nello zaino del senegalese, trovato nel giardino della casa che condivideva con alcuni connazionali, era nascosto il cellulare della ragazza. Nel paese la paura non è ancora passata, l’omicidio della ragazza ha sconvolto tutti, ma per la comunità sta reagendo con compostezza. Senza eccessi. De resto, la comunità di extra comunitari a Castagneto conta 800 persone sugli 8.000 abitanti di Castagneto, e per la maggior parte è costituita dalla comunità senegalese, ormai integrata.

Il padre, la madre e il fratello stamani sono usciti dalla loro casa senza parlare. Si sono affidati al penalista perugino e al collega Antonio Cozza, dello stesso studio. L’avvocato Gentile ha seguito vari casi di cronaca nazionale. E’ stato infatti uno dei legali di parte civile per la madre di Sarah Scazzi nel processo per l’omicidio di Avetrana (Taranto) e si è occupato delle difese di Rudy Guede, per l’uccisione di Meredith Kercher, e di Salvatore Parolisi, l’ex caporalmaggiore condannato per aver ucciso la moglie Melania Rea. Attraverso i suoi legali, la famiglia di Ilaria Leone ha anche nominato un medico legale, il dottor Sergio Scalise, come consulente nell’autopsia in programma oggi.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/04/news/e_il_momento_del_dolore_castagneto_piange_ilaria-58029141/

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