#59 (Donna) – Violentata e uccisa

Donna uccisa e carbonizzata nel reggino:
confessa l’assassino
Svolta nelle indagini sulla morte di Tatiana Kuropatyk, badante ucraina di 41 anni violentata, assassinata e data alle fiamme sulla spiaggia di Brancaleone, nel Reggino. Gianluca Bevilacqua, 21 anni, ha detto di averla colpita ripetutamente alla testa con un sasso dopo il rifiuto della donna a fare sesso

REGGIO CALABRIA – Svolta nelle indagini sulla morte di Tatiana Kuropatyk, badante ucraina di 41 anni, violentata, uccisa e data alle fiamme sulla spiaggia di Brancaleone, vicino Reggio Calabria. Gianluca Bevilacqua, 21 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri e ha confessato di essere l’autore dell’omicidio al termine di una giornata di interrogatori e riscontri. Secondo quanto è emerso durante l’interrogatorio, la donna sarebbe stata colpita ripetutamente con un sasso alla testa.

Bevilacqua, che appartiene alla comunità rom che vive da anni a Brancaleone, ha raccontato al Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, di aver notato la vittima mentre era vicino alla spiaggia, dove si era recata a prendere il sole. L’uomo si è avvicinato e aveva iniziato a chiacchierare. Il ventunenne ha tentato poi un approccio sessuale, ma la vittima si è opposta. Il ragazzo ha quindi colpito la donna con un sasso, l’ha violentata e successivamente colpita nuovamente fino a ucciderla. Bevilacqua ha deciso poi di bruciare il cadavere nel tentativo di cancellare ogni traccia.

Il racconto fornito da Bevilacqua è al vaglio degli investigatori che stanno cercando riscontri. I carabinieri, intanto, stanno aspettando gli esiti dell’autopsia che saranno utili per verificare la versione fornita dal ventunenne.

Il cadavere carbonizzato della donna venne ritrovato lunedì scorso in località “Pantano” lungo un canneto tra la spiaggia e la ferrovia, in una zona isolata e nascosta dove la vittima si recava spesso. La scomparsa di Kuropatyk era stata denunciata perché non era andata a lavorare come badante, come faceva solitamente. A far ritrovare il corpo era stata una telefonata anonima ai carabinieri.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/09/20/news/reggio_calabria_confessa_assassino_badante-66940969/

Svolta nelle indagini sulla morte di Tatiana Kuropatyk, ucraina di 41 anni, badante, violentata, uccisa e data alle fiamme sulla spiaggia di Brancaleone, nel Reggino. Il presunto autore dell’atroce delitto, un giovane 21enne del luogo, ha confessato la scorsa notte, al termine di una serrata ed estenuante giornata di interrogatori e riscontri. I particolari saranno resi noti dal procuratore della Repubblica di Locri,Luigi D’Alessio, nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11 negli uffici del palazzo di Giustizia.

TATIANA KUROPATYK – Il cadavere carbonizzato di Tatiana Kuropatyk, ucraina di 41 anni, badante, venne ritrovato nella tarda mattinata di lunedi’ scrso, 16 settembre, sulla spiaggia di Brancaleone, nel Reggino, in localita’ “Pantano”, in una zona isolata e nascosta dove la donna comunque si recava spesso. Al giovane 21enne arrestato nella notte i carabinieri sono giunti dopo un complesso lavoro investigativi ed anche in seguito ai primi risultati degli esami autoptici conclusi nella giornata di ieri.

http://www.giornalettismo.com/archives/1116625/tatiana-kuropatyk-la-ragazza-violentata-uccisa-e-bruciata-a-brancaleone/

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